L’ANDAMENTO DEL PIL NEL 2014

Negli ultimi giorni si è ritornati a parlare di recessione, in seguito alla diffusione dei dati comunicati dall’ISTAT riguardanti l’andamento del PIL nel secondo trimestre. Il Prodotto Interno Lordo italiano ha infatti segnato un nuovo calo, pari allo 0.2%: è il secondo trimestre consecutivo che fa registrare un numero negativo portando l’Italia a raggiungere il livello peggiore degli ultimi quattordici anni. Questo drastico calo ha segnato anche i valori di Piazza Affari, che registra una perdita di circa 12,8 Miliardi di Euro, e lo spread che è arrivato nuovamente al di sopra dei 170 punti. Tutti i grandi comparti dell’economia italiana stanno risentendo di questa situazione, infatti agricoltura, industria e servizi fanno registrare anch’essi segni negativi.

I principali quotidiani internazionali (Wall Street Journal, New York Times, Financial Times) descrivono l’Italia come un paese in recessione cronica, che non è mai riuscito ad uscire veramente ad abbandonare il problema e che potrebbe mettere in seria crisi l’Europa intera. Ma secondo i dati presentati dagli analisti sembra però che l’Italia non sia l’unico paese a non presentare segni di ripresa: tutti gli stati europei sono segnati da un significativo rallentamento delle economie locali, Germania compresa, ad eccezione della Spagna che ha fatto registrare un +0.6%, frutto delle riforme in atto.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha dichiarato che il paese ha tutte le carte in regola per rispettare i parametri imposti dall’Unione Europea e per continuare a produrre un avanzo primario, rendendo non necessario un ulteriore innalzamento delle tasse, secondo l’On. Delrio il secondo semestre del 2014 inizierà a mostrare il frutto delle riforme messe in atto che già ora stanno mostrando i primi segnali positivi. I dati ISTAT mostrano infatti segnali positivi per quanto riguarda l’occupazione, il bonus sulle ristrutturazioni e il credito d’imposta che, tra le altre cose, stanno invogliando nuovamente gli investitori esteri a considerare il nostro paese.

Anche il Viceministro dell’Economia Enrico Morando ha commentato la situazione, sostenendo che bisogna accelerare i tempi delle riforme, rendere stabile il bonus degli 80 Euro estendendoli anche ad altre categorie, oltre a ridurre nuovamente l’IRAP (è già stato effettuato un taglio dell’imposta del 10%).

Per maggiori informazioni: http://www.termometropolitico.it/131843_recessione-che-ne-sara-di-noi-tutte-le-reazioni-ai-dati-negativi-del-pil.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=recessione-che-ne-sara-di-noi-tutte-le-reazioni-ai-dati-negativi-del-pil

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